Spiriti Disincarnati: Cosa Accade Dopo La Morte?
Spiriti Disincarnati: Cosa Accade Dopo La Morte?

Nel ciclo naturale della vita e della morte, dopo la morte del corpo fisico, lo spirito ‘si avvia‘ verso la Luce. Questa transizione può essere pensata (le parole a disposizione pongono un grosso limite alla nostra capacità di descrivere questi concetti) come una serie di passaggi che porteranno lo spirito a tornare a casa.

In varie tradizioni, come per esempio quella teosofica, queste dimensioni vengono chiamate eterica, astrale, mentale, ecc.

Tuttavia, a volte gli spiriti rimangono intrappolati in dimensioni molto vicine a quella terrena, e non hanno la possibilità di completare questa transizione. Questi spiriti vengono spesso chiamati spiriti disincarnati (earthbound spirits – letteralmente spiriti attaccati alla terra).

Come vedremo, questo attaccamento al piano terrestre è principalmente mentale; lo spirito continua a mantenere memorie, ricordi, e una consapevolezza che non vengono in alcun modo influenzate dalla morte del corpo fisico. Anche dopo la morte lo spirito potrebbe essere preoccupato da faccende da risolvere, potrebbe avere delle credenze limitanti molto forti; potrebbe vivere uno stato d’ansia per una persona o più persone care ancora in vita sulla Terra; potrebbe essere ancora traumatizzato da una morte veloce che non abbia dato tempo per prepararsi coscientemente alla morte; potrebbe avere paura della Luce, paura della morte, paura di Dio, ecc.

Gli spiriti disincarnati vengono comunemente chiamati fantasmi, spiriti o fantasmi intelligenti, anche se i così detti fantasmi potrebbero essere delle memorie fotografiche o degli involucri energetici che non abbiano una propria coscienza così come accade per gli spiriti disincarnati.

A differenza di questi involucri energetici (a volte chiamato corpo eterico, il corpo energetico che si è separato dal corpo fisico ma non si è ancora dissolto) gli spiriti disincarnati possiedano la stessa personalità e gli stessi tratti della persona che è morta.

Gli spiriti disincarnati sono raramente maligni e dannosi per le persone che sono ancora in un corpo fisico; nella maggior parte dei casi gli spiriti disincarnati sono solamente confusi, non sono spesso consapevoli di ‘essere morti’ (ciò di non avere più un corpo fisico) e cercano aiuto.

Gli spiriti disincarnati possono rimanere legati a luoghi, case, abitazioni, cimiteri, castelli, campi di battaglie, oppure attaccarsi energeticamente alle persone che hanno una vita terrena. Gli esseri umani spesso non consapevoli della presenza di questi spiriti disincarnati, e quando sono presenti nelle loro abitazioni oppure attaccati alla loro energia, non sono consapevoli di come essi li stiano influenzando.

L’impatto che gli spiriti disincarnati hanno sull’essere umano è spesso quasi irrilevante, ma in alcuni casi può essere più dannoso di quanto si pensi. Gli spiriti disincarnati possono attaccarsi in circostanze diverse: ad esempio nei casi di malattie, in situazioni di forte sensibilità emotiva e mentale, subito dopo incidente o dopo aver subito degli shock, quando si è sotto l’effetto di anestesia, alcohol o droghe.

La presenza di spiriti disincantati può influenzare le persone in diversi modi. Quelli che seguono sono solamente alcuni esempi, che potrebbero indicare la presenza di uno o più spiriti legati alla terra o di energie negative:

– Essere stanchi continuamente e senza un apparente motivo

– Avere spesso sbalzi d’umore e cambiamenti di carattere/personalità

– Avere disturbi della memoria e problemi di concentrazione

– Sentire voci inquietanti

– Abuso di droghe, alcohol, pornografia

– Avere comportamento impulsivi e inusuali

– Ansia constante, depressione, problemi fisici senza una causa apparente

– Avere spesso incubi

– Sentire spesso presenze inquietanti, soprattutto la notte

– Avere pensieri che non ci appartengono

(Da notare che la presenza di uno o più sintomi menzionati sopra non significa che si sia sempre in prenze di uno spirito disincarnato. Ci possono essere tante circostanze personali e situazioni che possono risultare negli stessi sintomi).

Ci sono degli ambienti e luoghi in cui c’è un maggior rischio di incontrare spiriti disincarnati e perciò potenzialmente essere vulnerabili ad intrusioni energetiche. Questi luoghi sono: cimiteri, ospedali, zone di guerra, pub, discoteche, cliniche, centri terapeutici e ospizi.

Le professioni più a rischio sono: medici e infermieri, terapisti, operatori energetici, guaritori spirituali, operatori Reiki, consulenti, psichiatri, agenti di polizia, ufficiali dell’esercito, ufficiali dei vigili del fuoco, personale di pompe funebri, personale ospedaliero, preti e figure religiose.

Spirit Release Therapy – Quadro storico

La credenza che i defunti possano tornare per tormentare i vivi, risale ai tempi antichi ed è tuttora diffusa nelle culture non occidentali. In Occidente, ritorna nella dottrina cristiana. Nel Nuovo Testamento troviamo numerosi resoconti di Gesù che scaccia demoni o spiriti impuri.

Questa pratica trova il suo rituale nell’esorcismo, tuttora utilizzato dalla chiesa cristiana. Ma scacciare l’entità in questo modo, è un procedimento controverso, ormai rimosso dallo “spirit release” contemporaneo, che mira invece ad andare in aiuto sia della persona attaccata che dell’entità.

Lo “spirit release” nasce dallo spiritualismo nella seconda metà del 19mo secolo. Gli scritti di Allan Kardec, uno studioso francese di rilievo, autore di “Il libro degli Spiriti” (1857) e di “Il libro dei Medium” (1874) ancora in ristampa, sono stati determinanti nello sviluppo del movimento Spiritista in tutto il mondo, in particolare in Brasile.

Carl Wickland, psichiatra americano, e la moglie Anna, medium, sono stati i pionieri della “de-possessione”, come veniva chiamata in nord America. Il suo testo “Thirty years among the dead” ( “Trent’anni tra i defunti”), pubblicato la prima volta nel 1924, racconta come si applicava elettricità statica alla testa e alla schiena del paziente per far uscire gli spiriti da cui era posseduto. Gli spiriti entravano quindi in Anna, attraverso la quale comunicavano con Carl, che li convinceva ad andar via. Era un metodo efficace ma pericoloso. La signora Wickland trascorse gli ultimi giorni in una casa per malati mentali.

Si trovano pochi testi sull’argomento della possessione fino alla pubblicazione di “The unquiet dead” (“Defunti irrequieti”) di Edith Fiore (1987) dove si descrive l’uso dell’ipnosi nella cura dei pazienti posseduti. Fiore aveva già scritto testi sulle vite passate, e lavorava con questo punto di vista. Aveva notevolmente influenzato William Baldwin, che a sua volta aveva portato avanti gli studi creando la distinzione tra entità umane e non umane, nonché sviluppando i protocolli ad uso clinico. Il suo manuale “Spirit Releasement Therapy” (“Tecnica di Spirit Release – Manuale Tecnico”) (1992) è un testo necessario per chi opera nel settore.

La pratica dello Spirit Release si sta diffondendo rapidamente nel mondo occidentale. Negli Stati Uniti esistono due organizzazioni professioniste basate sul modello di Baldwin, un’altra in Europa, basata sugli insegnamenti canalizzati da Carl Nowotny (1996) e due nel Regno Unito.

L’approccio laico allo Spirit Release, in rapida espansione nel Nord America e nel Regno Unito negli ultimi 15 anni, proviene non tanto dalla fede religiosa quanto da un approccio pragmatico terapeutico. Pochissimi tra coloro che utilizzano lo Spirit Release aderiscono ad un preciso credo religioso, sebbene riconoscano l’esistenza di un creatore. Esistono due approcci principali, quelli che richiedono conoscenza psichica nel praticante, e quelli, come il modello di Baldwin, che richiedono un approccio clinico più strutturato, che si possa facilmente insegnare.

Nel Regno Unito è stata fondata una nuova organizzazione ad agosto del 1999, la Spirit Release Foundation (Fondazione Spirit Release; in origine, l’Associazione Britannica per lo Spirit Release). L’associazione (SRF) conta circa 160 membri, molti dei quali praticanti. Organizza conferenze e seminari, corsi di Spirit Release.

Vulnerabilità all’Attaccamento Spirituale

La vulnerabilità all’attaccamento spirituale varia a seconda della predisposizione, della salute e delle circostanze. Lo stato dell’aura è un fattore importante. Si è dimostrato che persone la cui aura vibra ad alta frequenza, risultano inattaccabili da spiriti di bassa frequenza. La malattia, le droghe, gli squilibri emotivi, e la presenza di spiriti disincarnati possono tutti indebolire la nostra forza. Si sono descritti casi in cui il ricevente di un trapianto d’organi avrebbe ricevuto lo spirito del donatore (Sylvia,1997)

Alcune persone attrarrebbero gli spiriti di coloro che in vita hanno sperimentato simili problematiche. Ad esempio, coloro che hanno subito violenze sessuali, potrebbero unirsi tra loro. In altri casi, l’attaccamento pare semplicemente casuale, come nel caso di uno spirito che, rivivendo il periodo immediatamente successivo alla sua morte, tentò di fare conoscenza con una ragazza in un locale. Vedendo che lei non rispondeva, si adirò esclamando “Mi sta ignorando, la vacca!” Poi, stupefatto “Oh, sono dentro di lei!

Fenomenologia

Nella maggioranza dei casi, gli spiriti disincarnati non hanno potere esecutivo. Possono influenzare i sentimenti e le percezioni, ma non distolgono la persona dalla consapevolezza ambientale o dal controllo del proprio corpo se non in rare eccezioni, per brevi periodi, come durante le amnesie e i “blackout” degli alcolisti. Soltanto una minoranza mostra segni di disturbo dissociativo di identità e perdita di memoria tipiche delle personalità multiple.

Non è chiaro il motivo per cui l’attaccamento spirituale si manifesta in maniera tanto varia. Anche le esperienze allucinatorie variano sensibilmente. Alcuni pazienti, molto tormentati dagli spiriti, di rado sentono voci; altri, meno tormentati a livello mentale e comportamentale, le sentono spesso.

Durante l’ipnosi, gli spiriti disincarnati parlano spesso con il terapeuta usando la voce del paziente, a volte con diverse tonalità. Se l’entità regredisce ai tempi passati, il paziente potrebbe vivere esperienze corrispondenti.

Gli spiriti disincarnati non hanno la capacità di aiutare il paziente, tranne in rari casi. Non di rado, sembrano determinati a causare disturbo. Persino gli spiriti ben intenzionati, spesso si portano dietro i propri problemi emotivi, le dipendenze o dolori fisici.

Molti spiriti disincarnati non riescono ad andar via senza essere aiutati, sebbene a volte riescano ad arrivare ed andare via a piacimento. È importante che uno spirito della Luce li aiuti a trovare la strada. Altrimenti potrebbero ritornare nel paziente o attaccarsi a qualcun altro. A volte uno spirito apparentemente terreno potrebbe rivendicare che il suo corpo sia ancora in vita. Frammenti d’anima di incarnati  possono unirsi tra loro e avere un effetto controllante. Non di rado, i genitori influenzano i figli in tal senso, in maniera apparentemente inconscia.

Vi sono inoltre entità non umane, sia positive che negative. Queste ultime possono attaccarsi alle anime degli esseri umani, dentro o fuori dal corpo, causando effetti problematici. Ci sono anche casi di persone soggette ad attacchi psichici, ad esempio sotto forma di incantesimi e maledizioni, oppure soggette a patti stipulati in questa o in altre vite.  Si tratta di fenomeni reali che si devono contrastare con strumenti appropriati.

Anche forme-pensiero negative possono generare problemi, prendendo forma in immagini che rappresentano paura, rabbia, distruzione, e altre forze negative. Il supporto degli angeli guaritori è un aiuto efficace.

Gli spiriti superiori, diversi dalle anime terrene e da altre entità inferiori, non si attaccano all’aura per succhiare energia. Si tratta di esseri superiori che collaborano in realtà per guidare l’anima verso la Luce e guarire gli effetti dell’attaccamento spirituale. Probabilmente essi giocano un ruolo segreto in molti processi di guarigione. Gli angeli e gli spiriti guida non comunicano spontaneamente durante la terapia, ma se gli viene richiesto a volte lo fanno. Casi simili sono descritti da Petrak (1996).

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Giancarlo vive e lavora a Londra come Insegnante Reiki Master, Ipnoterapista e Specialista di Regressione Spirituale a Vite Passate. Egli ha una pratica privata a Londra e viaggia regolarmente in Italia per insegnare seminari di Reiki.

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