
Il Seme Dell’Intenzione
Questa nuova fase, che segue lo shock iniziale del lockdown, ci presenta l’opportunità di iniziare ad osservare ciò che abbiamo seminato nelle settimane precedenti, in vista della fioritura.
Il nostro ‘ego non guarito’ è la causa di tanti problemi della nostra vita, è ciò che ci tiene intrappolati nel nostro Io che è stato creato artificialmente. Quello che nel sistema Holy Fire® Reiki viene chiamato Culturally-Created Self.
Questa è la nostra maschera, la persona che la nostra mente ci convince sia il nostro vero IO, ma che in verità è solamente il risultato dei condizionamenti della società, credenze, paure, proiezioni, rancori.
È il nostro IO falso che abbiamo costruito nel tempo e che ci serve per sopravvivere nella realtà fisica.
Il lavoro con il nostro spirito ci porta a guarire il nostro ego, dissolvendo il nostro Culturally-Created Self, e finalmente rivelando chi siamo veramente, rivelando il nostro Authentic-Self.
Una delle opportunità che questo lockdown degli scorsi mesi mi ha offerto, è quella di avere più tempo per il giardinaggio. Nell’arco di queste nove settimane, giorno dopo giorno, ho potuto il tempo di osservare più da vicino i modi straordinari in cui la natura si manifesta.
La settimana prima del lockdown ho acquistato diversi semi, insieme ad alcuni propagatori per germinazione. Ho preparato accuratamente il terreno, assicurandomi che fosse pulito e senza pietre o erbacce.
Infine, ho piantato questi semini, alcuni dei quali avevo difficolta’ a vedere da quanto erano piccoli. Ho tenuto al caldo i propagatori, controllando ogni giorno se l’umidità fosse quella adatta. Dopodiché ho lasciato fare alla natura, godendomi lo spettacolo.
Nel corso delle nove settimane ho notato da semi della stessa specie, sono cresciute piantine di diversa altezza; semi di specie diverse avevano tempi di crescita diversi.
Non ho potuto fare niente per ‘velocizzare’ la crescita di queste piantine. Le piantine seguivano i ritmi della natura e non i miei ritmi.
Al momento nessuna di queste piantine ha ancora dato fiori, tantomeno frutti. Alcune non ce l’hanno fatta, ma la maggior parte sono in buona salute.
La natura ha preso in consegna la mia intenzione iniziale e l’ha coltivata. La meraviglia della natura.
La nostra intenzione di guaritori spirituali e praticanti Reiki è come quei semi. Ogni volta che vogliamo aiutare qualcuno e facciamo un trattamento Reiki, che sia un trattamento completo, un trattamento a distanza o semplicemente poggiare le mani con l’intenzione di aiutare, piantiamo dei semi.
Stiamo manifestando l’intenzione di piantare i semi nel terreno cosmico, senza forzare. Dopodiché, ci è richiesto di lasciar andare, senza forzare il processo, lasciando che le leggi universali prendano in consegna le nostre intenzioni e le trasformino nel tempo in piantine con fiori e poi frutti.
Non conosciamo assolutamente i modi in cui l’Universo opera, ma spesso siamo i primi a incontrare frustrazione perché quella persona che abbiamo trattato non presenta quei risultati che lei o noi speravamo. E allora il nostro ego ha terreno fertile per piantare le erbacce nella nostra mente, cerchiamo motivazioni e i perché quel seme non ha dato alcun fiore alcune ora dopo l’abbiamo piantato.
Alcuni di noi si allontanano dal Reiki per questo motivo – perché pretendono che il Reiki segua i loro ritmi, vogliono essere presenti quando la piantina esce dal terreno. Ma spesso richiede tempo. Quest’anno ho visto piantine che sono cresciute da semi che avevamo piantato due anni fa. Altre piante non capisco neanche da dove siano arrivate, probabilmente sono cresciuti da semi trasportati dal vento.
Ogni volta che trattiamo una persona, non sappiamo che seme stiamo piantando, tantomeno non sappiamo quali siano le ‘condizioni climatiche’ e il ‘terreno’. Una volta piantato il seme, possiamo solamente osservare e intervenire quando necessario, ma la pianta deve sopravvivere da sola, rompere l’involucro esterno, crescere nell’oscurità del terreno incontrando sassi, e altre resistenze, per poi finalmente uscire alla luce.
Dopo essere uscita alla luce, la pianta è ancor più vulnerabile ad essere attaccata da insetti, è soggetta alle condizioni climatiche e altri fattori.
In relazione a noi praticanti Reiki, la natura ci insegna delle lezioni importanti:
– La nostra intenzione è fondamentale nel processo. L’energia segue il pensiero. Ogni intenzione produce piante, fiori e frutti diversi. Non possiamo piantare erbacce e aspettarci che crescano rose.
– Siamo dei canali per l’energia. Non siamo l’energia, non siamo la forza della natura. Siamo degli strumenti a disposizione del Reiki. Il Reiki lavora attraverso di noi.
– Disinteressiamoci del risultato. Una volta piantato, il seme viene preso in consegna dalla natura che se ne prende cura. Noi non abbiamo il potere di farlo crescere, ma possiamo sicuramente assisterlo in questa crescita.
– Diamo tempo. Alcuni risultati li noteremo relativamente presto, quel mal di testa o dolore alla schiena che passano, l’umore che migliora. Abituiamoci all’idea che alcuni risultati non li vedremo mai, semplicemente la persona potrebbe star meglio dopo mesi, anni e non sapere neanche che magari abbiamo contribuito a tutto ciò con i nostri trattamenti.
– Ci sono altre forze in gioco. Il nostro ego ci vuol far credere che siamo gli unici giocatori in campo ma ci sono forze in gioco di cui non ci immaginiamo neanche l’esistenza. Alcune di queste forze sono nostre alleate, altre sono avversari. Fa parte del gioco, fa parte del nostro cammino di consapevolezza. Senza avversari/avversità non possiamo crescere fuori dalla nostra zona di conforto.
– Fede. Una delle grandissime verità insita in ogni dottrina spirituale è quella della fede. È una verità fondamentale per tutti coloro che lavorano con lo spirito. La fede è quella forza interiore che ci fa credere in qualcosa che non viene percepito dai nostri cinque sensi. È quel qualcosa che ci fa andare avanti anche nei momenti di difficoltà, è l’affidarci in un qualcosa che non capiamo ma che sappiamo essere più grande di noi.
Molti praticanti Reiki, e le persone che in genere si definiscono spirituali, giungono al Reiki o altre discipline perche’ rinnegano le religioni, ma con il pericolo di fare di queste discipline, altre religioni.
I valori originali e profondi delle diverse religioni hanno molto da insegnarci. L’avere fede rafforza il nostro spirito e ci permette di utilizzare tutte le infinite potenzialità del Reiki e farne parte integrante del nostro stile di vita.
GIANCARLO SERRA
Giancarlo ha oltre dieci anni di esperienza nel campo della guarigione spirituale. Insegna diversi stili di Reiki in campo internazione ed è consulente presso il College of Psychic Studies di Londra.