Essere un Reiki Master

Essere Un Reiki Master

Le Qualita’ Di Un Reiki Master

Reiki Master è un titolo che si raggiunge dopo un corso di tre giorni, ma in realtà è il lavoro di una vita, piuttosto che il raggiungimento di una qualifica. Il titolo di Reiki Master è più indicativo del fatto che ora ci si è impegnati a portare il Reiki nel mondo e che si è pronti a integrare il Reiki in molti (o tutti) i diversi aspetti della propria vita.

Ma proprio questa rappresenta probabilmente la sfida più grande per un Reiki Master: essere un ambasciatore del Reiki nella vita di tutti i giorni, e non limitarsi solamente a praticare il Reiki con le persone che ricevono i trattamenti.

Il Reiki è un’antica arte sacra che richiede profondo rispetto e diligente pratica se si desidera veramente apprezzarne tutte le infinite potenzialità. I benefici del Reiki possono essere illimitati, non solo guarigione sui tutti livelli per noi stessi e gli altri, che di per sé è meraviglioso e profondamente significativo, ma anche la capacità del Reiki di guidarci nella nostra vita. La sua natura di puro amore può creare incredibili opportunità di crescita continua e il risveglio del nostro potenziale illimitato.

La gioia, la pace e l’abbondanza sempre crescenti che accompagnano coloro che seguono il cammino del Reiki con integrità e rispetto non sono solamente un’incredibile benedizione da accettare con gratitudine, ma inoltre contengono anche la guarigione di cui il pianeta ha tanto bisogno.

Tutte le tradizioni spirituali insegnano a vivere la vita in modo più consapevole. Vivere la vita coscientemente è in realtà la scelta necessaria per raggiungere la guarigione ed è ciò che Mikao Usui intendeva quando ha introdotto i cinque precetti.

Il Reiki ci aiuta a raffinare l’arte della guarigione, a coltivare qualità che generano benessere, come il non giudizio, l’amore incondizionato, la pazienza, il perdono, e a essere presenti e consapevoli di ogni nostra azione, intenzione, pensiero, sentimento ed emozione.

In pratica, essere un Reiki Master significa vivere secondo i Principi del Reiki, ogni momento di ogni giorno, nel modo più umile o almeno provando a farlo ogni volta che è possibile, notando quando non si sta pensando o agendo in sincronia con questi Principi e gentilmente e pazientemente riportando i nostri pensieri in linea con gli stessi.

Il Reiki non è fatto solamente delle meravigliose esperienze mistiche e di guarigione che in molti testimoniano, ma è uno stile di vita, un modo di vivere, una guida che ci aiuta nella nostra quotidianità; come stare in piedi per ore all’interno di un treno strapieno di gente durante una calda giornata d’estate, essere alla guida della nostra auto mentre qualcuno ci taglia la strada, trovarci di fronte al nostro manager che per l’ennesima volta ci critica per qualcosa che non abbiamo fatto, o passare un’altra notte insonni a causa dei nostri vicini rumorosi.

Non si tratta di inserire meccanicamente la misticità nella praticità quotidiana, o rendere ciò che è mistico un pò più pratico … il fine deve essere quello di colmare e integrare i due, l’essere in grado di radicare le energie di Reiki nella nostra vita, quelle degli altri intorno a noi e del mondo in generale, conseguentemente vivendo una vita molto più ricca e abbondante.

L’incredibile gioia, felicità, e gratitudine derivanti dal diventare un Reiki Master sono incredibilmente profonde, e non è necessario insegnare il Reiki perché la formazione Reiki Master sia utile. L’espansione energetica risultante dalle attivazioni ricevute (chiamate ignitions nel sistema Holy Fire® Reiki), i simboli Reiki Master, le tecniche, le conoscenze, aggiungeranno tutte le nostre capacità  di gurarigione. Gli auto trattamenti, i trattamenti di altre persone, l’invio del Reiki a distanza, verranno tutti amplificati e migliorati e raggiungeranno livelli di espansione sempre più alti.

Molte persone partecipano alla formazione Reiki Master con questo in mente. Tuttavia, coloro che inoltre decidono di insegnare formalmente e praticare il Reiki in modo professionale, potranno farlo partecipando al corso Reiki Master.

I Principi Reiki, o Cinque Precetti

Solo per oggi, lascio andare la rabbia

Solo per oggi, lascio andare le preoccupazioni

Solo per oggi, rendo grazie per tutte le benedizioni

Solo per oggi, lavoro onestamente

Solo per oggi, sono gentile verso il prossimo e ogni essere vivente

Ci sono svariate versioni dei Principi Reiki, o, come sono anche conosciuti, i Cinque Precetti o gli Ideali Reiki. Tutte le versioni sono valide e nessuna è migliore delle altre.

Quando veniamo attivati al Reiki e quindi diveniamo un canale per esso, questo influenza ogni pensiero, sentimento, ogni scelta, ogni azione e quindi ogni momento delle nostre vite. Quando Usui iniziò a formulare e in seguito a insegnare il Reiki, capi’ che ciò con cui stava lavorando era molto di più di una tecnica di guarigione. Allora chiese ai suoi allievi di vivere secondo i Principi Reiki, in quanto riteneva che la vicinanza a questi era (ed ancor lo è) una parte preziosa della pratica Reiki. Ancora oggi questi Cinque Principi offrono una valida guida per tutti noi sul cammino Reiki, quando cerchiamo di integrarlo in ogni momento della nostra vita.

La maggior parte di noi cerca di vivere la propria vita secondo una versione degli insegnamenti come e quando possibile, ma lavorare attivamente e riflettere su di essi mentre continuiamo con la nostra vita fornisce un livello più profondo di comprensione dei loro significati.

Ecco alcune ulteriori riflessioni sui cinque precetti.

Solo per Oggi

Questa espressione è all’inizio di tutti i principi sopra menzionati, e io penso che sia una delle parti più importanti di essi, e in generale della vita.

Prima di tutto, Solo Per Oggi rappresenta un aspetto molto pratico del Reiki. Se dovessimo fare una promessa, o voto, o riprometterci di vivere la nostra vita secondo i Principi Reiki per sempre ed oltre, il rischio sarebbe che prima o poi romperemmo probabilmente quella promessa. Dopotutto siamo tutti esseri umani, e una tale promessa sarebbe davvero un’ardua impresa da mantenere. D’altro canto, se ci ripromettiamo di farlo “solo per oggi”, fissiamo un obiettivo molto più facile da raggiungere. Se accede che per qualche mitivo oggi non abbiamom mantenuto questa promessa, domani possiamo sempre fare del nostro meglio per mantenerla.

L’espressione “solo per oggi” ci dice inoltre che dovremmo vivere nell’“adesso e nell’ora”, nel momento presente, ed essere coscienti di quello che sta accadendo intorno a noi. Molte persone passano molto tempo a pensare al futuro, a quello che faranno quando finiscono di lavorare stasera, alle loro vacanze fra due settimane, eccetera; oppure vivono spesso nel passato: perché non hanno sfruttato quell’occasione la settimana scorsa, ricordando le parole che ha detto quella persona, i soldi che avrebbe potuto guadagnare facendo quell’investimento eccetera. Quando abbiamo questo tipo di pensieri, non stiamo vivendo nel tempo presente, siamo disperdendo la nostra energia tra passato e futuro. Una parte importante del nostro cammino Reiki Master é proprio quello di mantenere tutta la nostra energia nel momento presente.

Quando viviamo nel momento presente, o nell’“adesso”, siamo consapevoli, siamo più coscienti di ciò che sta succedendo intorno a noi e siamo in effetti più vivi e meglio connessi a tutto ciò che è. Vivere nel presente vuole dire essere completamente assorti in ciò che si sta facendo, vivendo nel momento e, effettivamente, essere quel momento. Capita spesso di ascoltare uno sportivo, oppure un artista come un ballerino o un cantante, essi parleranno della stessa cosa utilizzando parole leggermente diverse, probabilmente diranno di “essere connessi” o “fluire”.

Eckhart Tolle ha scritto un testo eccellente dal titolo “Il Potere dell’Adesso” (“The Power of Now”), in cui dice (fra i tanti altri meravigliosi suggerimenti) “Dovunque tu sia, sii là totalmente”, che si tratti di lavare i piatti, camminare per strada o eseguire una performance di qualche tipo. Quello di cui Tolle parla è che la tendenza di noi persone di tentare la fuga dal momento presente, immaginando il futuro e rivivendo il passato, in quanto spesso per noi il “qui ed ora” rappresenta uno spazio che non vogliamo proprio vivere.

Quando avrò “X” andrà tutto a posto, o quando sarò con “Y”, o in “Z”, allora starò bene. Questo suggerisce che non accettiamo noi stessi per come siamo e per cui non stiamo prendendoci la responsabilità della nostra vita così com’è. Accettare è la prima chiave per guarire, nel senso che ammettere o accettare una condizione è molto spesso il primo passo sul cammino per la guarigione. Questo non vuol dire che non possiamo aspirare a migliorare alcuni aspetti della nostra vita, ma il primo passo per fare ciò è accettare dove ci troviamo adesso e così facendo accettare noi stessi.

Solo per oggi, lascio andare la rabbia

Anche se non sempre ci piace riconoscerlo, la rabbia è in effetti una scelta cosciente. Spesso è una reazione abituale a un susseguirsi di certe circostanze nel nostro ambiente esterno, o perfino una reazione a un comportamento del nostro stesso essere che non ci piace (o che non desideriamo accettare).

La rabbia è spesso associata a risposte dal passato. Proviamo rabbia perché gli eventi in qualche modo non sono all’altezza delle nostre aspettative, o noi stessi non ci riteniamo all’altezza delle nostre aspettative.

Lasciare andare la rabbia non significa sopprimerla o reprimerla. Immagazzinare la rabbia spesso può avere un effetto deleterio sulla nostra salute e può prosciugare le nostre energie. È importante esprimere l’emozione, ma in modo responsabile. Se percepiamo che l’azione di qualcun altro sia la fonte della vostra rabbia, esistono svariati modi con cui possiamo affrontare la questione.

Possiamo scegliere di essere passivi a riguardo, non fare commenti e semplicemente lasciare che accada: questo porta effettivamente a immagazzinare la rabbia dentro di noi. Possiamo esprimere la rabbia mentre la percepiamo contro l’altra persona. Questo sarà probabilmente visto dall’altra persona (e forse anche da noi, più tardi) come un atteggiamento aggressivo, e in effetti non fa del bene a nessuno.

Il modo giusto è la via di mezzo: essere assertivi. Fare un respiro profondo e spiegare all’altra persona come ci sentiamo in maniera costruttiva avrà infine un impatto positivo su entrambi. La nostra autostima riceverà una carica positiva mentre ci facciamo valere e e allo stesso tempo esprimiamo quello che proviamo, la vostra salute riceverà una spinta in tutto questo processo, e se vi state esprimendo in modo appropriato non state nemmeno danneggiando l’altra persona.

Scrivere sulle pagine di un diario è un ottimo metodo per rilasciare le nostre emozioni. Spesso è la maniera migliore per esprimere veramente come ci sentiamo. L’atto stesso si scrivere qualcosa è effettivamente un rilascio di energia, una liberazione e quindi un’azione positiva.

Solo per oggi, lascio andare le preoccupazioni

Anche le preoccupazioni sono una scelta cosciente e possiamo quindi scegliere di lasciarle andare. Le preoccupazioni sono semplicemente paura del futuro, dell’ignoto, e paura che potremmo non essere in grado di adattarci a qualunque cosa potrebbe accadere. Questo tipo di paura spesso si focalizza su uno scenario “e se…?” – un evento futuro che non è ancora arrivato e che potrebbe non arrivare mai.

Ho vissuto delle cose terribili nella mia vita,
alcune delle quali sono in effetti accadute.

Mark Twain

Preoccupandoci, stiamo in effetti indulgendo in una cattiva gestione della nostra energia. Stiamo infatti proiettando le nostre paure (che sono anche esse energia) nel futuro, probabilmente creando proprio tutto ciò che vorremmo evitare. Siamo esseri incredibilmente creativi ed è estremamente importante che focalizziamo la nostra attenzione e pensieri sul positivo e su ciò che desideriamo, piuttosto che sul negativo e su ciò che non vogliamo attrarre. Lasciando andare le preoccupazioni, cominciamo a vivere nell’“adesso”, e così facendo cominciamo a gestire la nostra energia in modo efficace e ottimale.

Solo per oggi, rendo grazie per tutte le benedizioni che ho ricevuto

Quando sviluppiamo un’attitudine verso la gratitudine, praticandola regolarmente, essendo grati per tutto ciò che abbiamo (e che spesso diamo per scontato), cominciamo ad attrarre energie incredibilmente positive nella nostra vita. Molte persone danno per scontate un sacco di cose che hanno, oppure rimpiangono ciò che non hanno. Nessuno dei due atteggiamenti è energeticamente benefico. La gratitudine è anche largamente riconosciuta come un metodo per innalzare le nostre vibrazioni energetiche o i nostri livelli energetici.

Concentrandoci sulla realtà di ciò che abbiamo ed essendone grati (quantunque poco questo possa essere), innalziamo la nostra coscienza e cominciamo ad attrarre abbondanza in tutti i campi della nella nostra vita. Questa cosa può essere facilmente eseguita alla fine di ogni giornata: prima di andare a dormire possiamo rivederla velocemente, semplicemente essendo grati per tutto ciò che è arrivato nella nostra vita. Quando decidiamo di vedere tutto ciò da un “alto punto” spirituale, riusciamo poi a rendere grazie per tutte le cose (che siano buone o cattive) che arrivano nella nostra vita. C’è una ragione, e spesso una lezione in ogni esperienza.

Solo per oggi, lavoro onestamente

“Lavoro” in questo contesto significa molto di più che la vostra professione. In primo luogo, indica il nostro scopo (la ragione per cui siamo sul pianetaTerra), e in questo contesto, significa l’interezza del nostro cammino e di tutto ciò che facciamo, pensiamo e proviamo. Effettivamente, noi siamo il lavoro della nostra vita.

Di conseguenza, la persona più importante verso cui essere onesti siamo noi stessi. Quando siamo onesti con noi stessi, e quindi con gli altri, innalziamo il nostro livello di coscienza e consapevolezza.

L’essere onesti verso noi stessi ci porta alle volte di fronte a scelte difficili. Rimanere nella nostra ‘zona di conforto’ è generalmente la scelta più sicura, ed è solo quando ci avventuriamo al di fuori di questo spazio che la vera crescita comincia. Alle volte, la decisione di uscire dallo spazio sicuro e comodo richiede completa onestà con noi stessi.

Essenzialmente, essere onesti è la base dell’essere un Master: che si tratti di essere Reiki Master o dei maestri di vita è irrilevante. Significa ascoltare se stessi, ascoltare la nostra voce interiore, la voce del nostro spirito (o comunque scegliamo di chiamarlo), e poi essere sinceri a riguardo, anche se potremmo non essere contenti con le possibili conseguenze che questo rapporto sincero potrebbe portare. Alla fine, si tratta di allontanarsi dal personale ed entrare nel quadro d’insieme, che si scelga di chiamarlo il Piano Universale, il Destino, la volontà di Dio o qualunque sia la nostra preferenza personale. Un insegnamento spirituale rilevante è “La tua volontà, non la mia”, ed alle volte questo richiede vera onestà verso noi stessi.

Solo per oggi, sono gentile verso il prossimo e verso ogni essere vivente

Essere gentili verso ogni persona che incontriamo e ogni essere vivente, sotto ogni possibile circostanza può sembrare un impegno gigantesco. Non si tratta, però, che deve ‘piacerci’ ogni singola persona che incontriamo. Significa invece rispettare tutti coloro che incontriamo e rispettare il loro cammino di vita. Alcune persone possono non piacerci, o può non piacerci quello che stanno facendo, ma possiamo onorare e rispettare il fatto che la loro strada è differente dalla nostra, e in nessun modo è migliore o peggiore: è solo diversa.

Tutti coloro che incontriamo nella nostra vita sono in qualche modo nostri insegnanti e ci stanno offrendo qualche lezione, che che siamo in grado di capirlo oppure no. Ancora una volta è naturalmente molto importante in primis ricordarsi di essere gentili verso noi stessi, e dopo di che estendere questa gentilezza verso l’esterno, includendo ogni persona e essere vivente.

Questo principio si basa sulla Sacra Verità o premessa che “tutto è uno” e/o che “Noi Siamo Tutti Uno”, per cui qualunque facciamo agli altri, la stiamo in effetti facendo a noi stessi (o all’uno).

La Colazione Dei Master

Questa parte dell’articolo non fornisce consigli nutrizionali, ma piuttosto riguarda le tre qualità che distinguono tutti i “maestri illuminati” secondo Julie Silverthorn e John Overdurf (“Dreaming Realities”).

Intenzione

L’intenzione è la capacità di focalizzare, affinare e mantenere l’attenzione e lo scopo nel corso del tempo. Come la luce di un raggio laser, la nostra mente cosciente, inconscia e mente superiore si allineano, dando alla nostra intenzione il potere di superare ostacoli apparentemente insormontabili.

Un’intenzione estremamente forte nasce da un pensiero chiaro. Vediamo, ascoltiamo e sentiamo i risultati desiderati e i risultati dei risultati in modo chiaro, vivido e li aspettiamo con un senso di certezza. Sappiamo che questo è ciò che vogliamo e nel momento in cui la nostra intenzione diventa assolutamente chiara, inviamo un “cavo telepatico” nel futuro che in realtà crea l’evento voluto. Nella misura in cui manteniamo la nostra intenzione, quell’evento diventa inevitabile.

La magia è l’intenzione applicata in un momento chiave e i momenti chiave vengono creati attraverso l’allineamento totale di tutto ciò che siamo, facciamo e abbiamo. Quando ci manca tale allineamento, viviamo in tensione piuttosto che vivere la nell’intenzione.

Energia

La seconda qualità di “maestri illuminati” è la quantità di energia che hanno e sono in grado di muoversi attraverso i loro corpi e trasmettere agli altri. Una continua consapevolezza dell’energia e di come la investiamo in qualsiasi momento, oltre a una solida conoscenza di come rinfrescare e costruire la nostra energia sono gli ingredienti chiave per vivere magistralmente.


La connessione tra energia e intenzione è fondamentale. L’intenzione guida il flusso della nostra energia. L’intenzione, a partire da un pensiero, più l’energia equivale ad azioni e creazione. Sono le azioni che prendiamo che collegano la nostra intenzione con la nostra energia e le fondano nella realtà fisica.

L’intenzione senza energia non porterà da nessuna parte. È probabile che l’energia senza intenzione si allontani dalle intenzioni di qualcun altro o crei semplicemente vortici di caos che rimbalzano.

Tutti i “maestri illuminati” lavorano secondo il principio della massima attenzione e del minimo sforzo. Avendo liberato tutto il bagaglio emotivo, trasceso tutti i conflitti e completato e guarito il loro passato, hanno recuperato la loro energia e possono renderla completamente disponibile al qui, al presente e al futuro.


Ogni volta che stai per prendere una decisione, chiediti “Questa opzione aumenterà o diminuirà la mia energia?” E lascia che il tuo corpo risponda. O in altre parole, “Sceglierei questa opzione per amore o per paura?” Queste domande forniscono una guida utile.

Il Misuratore Dell’Ego

La terza chiave che possiedono i “maestri illuminati” è il “misuratore dell’ego”. È il fatto di possedere un ego invece di essere posseduti da esso. È la relazione consapevole con il nostro Sé Superiore, Spirito, Sorgente, Rei, qualcosa di più grande del “piccolo sé“, risultante nel sapere che “Sono più di quanto penso di essere“, “Non sono davvero quello che lo sta facendo comunque“e” Sono il Canale. Succede attraverso di me. “

GIANCARLO SERRA

Giancarlo lavora come Operatore Olistico indipendente e insegnante nel Regno Unito e in Italia. Nel suo approccio terapeutico integra diverse discipline come lo Spiritual Counselling, l’Ipnosi Regressiva, l’Ipnoterapia, e la Guarigione Spirituale.

Giancarlo è Consulente Guaritore presso il prestigioso College of Psychic Studies di Londra e lavora come specialista Reiki nel Marie Curie Hospice di Hampstead a Londra, specializzata in cure pallative per malati terminali.

Giancarlo Serra
T: +44 77 8649 7360
E: info@giancarloserra.org
Web (Italia): www.giancarloserra.netwww.holyfirereiki.it
Web (UK): www.giancarloserra.org www.holyfirereiki.eu